Il tempo e il brodo. Se non avete il primo scordatevi anche il secondo

March 20, 2016
in Category: Pasta&food
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Il tempo e il brodo. Se non avete il primo scordatevi anche il secondo

Il tempo e il brodo. Se non avete il primo scordatevi anche il secondo

Romano Tamani, per chi non lo conosce, è lo chef dell’Ambasciata di Quistello, un ristorante pluristellato nelle vicinanze di Mantova. Più che un ristorante è un’esperienza sensoriale sia per la vista che per il gusto. E’ arredata in modo particolare, con oggetti ricchi, colorati, che tra di loro non hanno nulla a che fare. Starebbe bene in un film di Peter Greenaway. Nella sua autobiografia si definisce “lavapiatti di campagna”, ovviamente in modo divertente e ironico perchè all’inizio avrà anche lavato piatti, ma ora si dedica essenzialmente alla trasformazione del cibo. E si vede che non gli piace solo cucinare, ma anche mangiare. Corpulento e di origine contadina, Tamani non nasconde il suo disprezzo per una cucina fusion e avara nelle portate. Scrive “Quando vado in certi ristoranti e mi servono un micropiatto, alla domanda ‘ come l’ha trovata la carne?’ mi verrebbe da rispondere ‘Così per caso, mentre frugavo sotto le foglie di insalata’. E’ anche questo Tamani, sostenitore estremo della tradizione e dei sapori autentici. “La cucina richiede tempo – continua nel suo libro – Oggi siamo arrivati all’assurdo dell’utilizzo del dado: una vera aberrazione. Capisco che non c’è più tempo, ma il punto è che – se non c’è tempo – non c’è neanche il brodo: le due cose insieme non possono funzionare”. E un po’ di ragione ce l’ha.

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