Orientale, energetico e romantico. Non si può definire diversamente il cous cous dolce. A farmelo assaggiare per la prima volta è stata Moufida, la mamma di un compagno di scuola di mia figlia originaria della Tunisia. Lei lo cucina divinamente, senza contaminazioni occidentali. Il cous cous lo fa cuocere al vapore poi lo lavora un po’ con sale e zucchero e ci aggiunge alla fine un po’ di latte di cocco (che si può trovare nei negozi specializzati in alimenti per arabi) e miele. A parte taglia dei datteri e tosta le mandorle e le aggiunge al cous cous con un po’ di uva passa e, se c’è, anche qualche albicocca essiccata, pinoli, noci… Servito nei bellissimi piatti di ceramica decorati di blu e oro, tipici del Magreb, diventa un dessert sofisticato per gli adulti e un’ottima merenda per i bambini.